Una comitiva di esploratori nel Far North Queensland ha lanciato una richiesta di aiuto in un modo singolare e davvero geniale; il gruppo formato da quattro adulti e un bambino é rimasto bloccato a causa del maltempo lungo la Kirrama Range Road nell’estremo nord del Queensland; senza poter accedere alla ricezione del telefono cellulare. Un componente del gruppo ha quindi avuto l’idea di attaccare il suo telefono cellulare a un drone che aveva con sè per inviare un messaggio di testo di emergenza. Grazie all’inventiva di questo personaggio i servizi di emergenza hanno raggiunto il gruppo il giorno successivo. Il salvataggio è stato reso possibile dall’idea a dir poco geniale dell’escursionista che ha pensato di scrivere un sms, e inviarlo anche se il telefono non aveva campo; questo perché successivamente il dispositivo è stato appeso a un drone che poi è stato attivato. Il drone alzandosi in volo ha raggiunto un’altezza dove la ricezione del cellulare si è attivata permettendo l’invio dell’sms di richiesta di soccorso.
Bloccati da un torrente in piena
L’uomo ha pensato bene di attaccare il suo telefono cellulare al drone e lo ha fatto volare in aria per inviare un SOS tramite un semplice messaggio di testo . Le squadre di soccorso hanno poi dichiarato che si trattava di una richiesta di aiuto unica; e molto intelligente pensare di digitare il messaggio sul telefono e premere invio. Infatti il telefono in volo ha continuato a provare a inviare l’sms fino a quando si è ristabilita la ricezione. Quando l’escursionista ha riportato a terra il drone ha rilevato che il messaggio era stato inviato. Lo stratagemma ha funzionato ma al gruppo è stato suggerito di installare un localizzatore satellitare. Il gruppo di quattro adulti e un bambino di sei mesi aveva percorso la Kirrama Range Road per vedere le Blencoe Falls e aveva intenzione di completare un circuito scendendo per un’altra strada. Hanno poi riferito che quando sono arrivati in cima alla catena montuosa il torrente che alimentava la cascata era in piena, quindi hanno deciso di tornare indietro. Ma anche riscendendo in tutta fretta non hanno potuto evitare l’acqua e a soli 20 chilometri dal fondo, hanno attraversato una delle tante insenature e purtroppo hanno inondato la macchina. Il motore si è spento e non sono riusciti a farlo ripartire, quindi sono scesi dal veicolo fortunatamente sani e salvi e hanno dovuto passare la notte all’aperto perché a quel punto era tardi per effettuare altri tentativi.
L’idea geniale di usare il drone per lanciare un sos
Il gruppo si è accampato in una tenda sulla strada sterrata mentre il ciclone in atto ha rovesciato una pioggia torrenziale sul Queensland settentrionale. All’alba l’uomo ha mandato in volo il drone e i soccorsi sono in breve sono arrivati. Alla luce del mattino la situazione si è rivelata ancora più problematica, sulla strada numerosi alberi erano caduti tra il fondo della catena e il punto in cui si trovava il gruppo; e tentare un rientro a piedi era impensabile. Fortunatamente i servizi di emergenza sono stati anche raggiunti dal personale del Cassowary Coast Council, incluso un caricatore frontale, e sono quindi stati in grado di intraprendere un percorso insieme ai volontari SES che lavoravano con le motoseghe; il salvataggio ha evidenziato la necessità per le persone di pianificare in anticipo i loro viaggi, in particolare durante eventi meteorologici gravi è preferibile non partire nemmeno. Ovviamente in questo caso il gruppo è stato molto fortunato e intelligente a pensare di utilizzare il drone per diffondere un messaggio, ma senza di esso sarebbero rimasti lì fino a quando qualcuno non li avesse visti o cercati. Le squadre di soccorso hanno poi dichiarato: “consigliamo vivamente alle persone che si recano in aree remote di acquistare un localizzatore personale, sono abbastanza economici e possono ricevere un avviso di emergenza molto rapidamente con l’esatta posizione dei dispersi; in questi casi il GPS è fondamentale.